Tab Article
Fin da molto giovane la Weil scriveva che il santo si distingue perché non vuole essere separato dai dolori e dalle sofferenze dei suoi contemporanei, ma desidera partecipare a essi con pienezza. Come mostra la teologa brasiliana, è proprio l'atteggiamento mistico che qualifica lo sguardo attento e il percorso esistenziale di Simone Weil; come altre mistiche contemporanee la Weil è interprete di una sensibilità che cerca l'esperienza diretta con il mistero della Realtà ultima e insieme un universalismo capace di abbracciare l'intera umanità. Nel desiderio di essere in comunione con il dolore dell'altro, la pensatrice trova il possibile contatto con il divino che, nella persona del mistico, va incontro al dolore umano. Così facendo, la pensatrice, filosofa e mistica, passa dall'intimo contatto con il divino alla "piazza pubblica", in cui sono in gioco destini umani e si soffrono i dolori e i conflitti di una umanità ancora non riconciliata, per ritornare quindi al Dio che sta sotto le cose e in ogni avvenimento.